Il travertino può essere tagliato in due modi: seguendo il verso della vena, cioè in falda, oppure in contro falda. Se decidiamo di tagliarlo seguendo la venatura, avremo un tipo di effetto, altrimenti ne avremmo un altro e ci troveremmo di fronte a due tipologie di materiali completamente differenti tra loro – e tutto per via del verso di un taglio.
Il travertino è una pietra naturale che si forma a seguito di depositi calcarei in stratificazione. Tali stratificazioni conferiscono al travertino la sua forma più nota. A seconda del tipo di taglio, quindi, che decidiamo di effettuare, avremmo naturalmente due effetti piuttosto diversi tra loro.
Taglio al verso della vena o contro falda: che differenza c’è?
Nello specifico, se tagliamo il travertino contro falda, otterremo delle lastre di materiale con striature e linee piuttosto nette. Le venature, quindi, sono piuttosto evidenti. Se, invece, lo tagliamo seguendo il verso della vena, le venature somiglieranno quasi a delle nuvolature, come a formare delle chiazze di colore sfumato.
L’effetto finale, quindi, cambia sensibilmente e sembra davvero come se avessimo di fronte ai nostri occhi due tipologie di materiali molto diversi tra loro.
Travertino in falda o contro falda: quale scegliere?
Il tipo di taglio influisce solo sull’aspetto esteriore del travertino. Di conseguenza, la scelta si basa su fondamenti prettamente estetici.
Se decidiamo di optare per un taglio in falda – e cioè lungo la linea della vena – avremo un colore molto più compatto con sfumature calde e naturali. Optare per un taglio contro falda, invece, avremo le venature molto più nette ed evidenti ma il colore omogeneo sarà sempre caldo, così come è il colore naturale del travertino. [:]